La regione cervico-toracica fa parte integrante del campo apicale del corpo, essendo funzionalmente e somestesicamente in intima relazione con il capo. Sono i luoghi che in modo più compiuto esprimono il raggiungimento della verticalità con la sua conquista di un ampliamento del campo e dell’orizzonte percettivo. Ma assieme a questo si sono generate le sfide di una postura più instabile e più soggetta alle costrizioni ambientali (dalla forza gravitaria alla vita sedentaria) da cui derivano diffuse tendenze al cedimento, alla compressione.
Ma il fattore decisivo è la perdita della sensibilità somestesica, a motivo della quale ogni gesto del campo apicale si fa sforzato e isolato. Per questo il primo compito dell’esperienza terapeutica è quello di reintegrare la regione apicale a quella radicale che si pone a contatto con il terreno. A partire dal riconoscimento e dalla messa in gioco sensibile di questa doppia polarità è possibile iniziare a ricostruire l’unità e la salute del corpo.
Ci sono poi le esperienze gestuali più focalizzate sulle funzioni e relazioni fra i luoghi di senso del campo apicale: il respiro, la tonalità emotiva, lo sporgersi, l’aprirsi e il distendersi degli spazi. Reintegrarsi più intimamente e spontaneamente al proprio spazio di esperienza e alla globalità del corpo proprio e situato è il percorso terapeutico fondamentale di questa regione del corpo.
I corsi:
Il risveglio cervico-toracico (2 giornate)
La coordinazione integrale cervico-toracica (2 giornate)