L’arto inferiore è il luogo del corpo deputato al contatto diretto con il suolo, per garantire l’equilibrio e attivare gli spostamenti nell’ambiente. Esso è il tramite fra noi e la terra, e come questa rappresenta lo sfondo ambientale delle nostre esperienze, così anche l’arto inferiore finisce per diventare lo sfondo lontano della nostra esperienza corporea: conosciamo le sue utilissime funzioni, ma non sentiamo più la sua viva presenza. Quando sia stato soggetto a trauma o usura, non sappiamo chiedergli altro che di recuperare forza ed efficienza. Nella diffusa metafora del corpo-macchina, l’arto inferiore è la parte corporea che più sembra prestarsi e adeguarsi al ruolo di una macchina abitata da forze e disabitata dalla coscienza.
A motivo di questa condizione di alienazione dalla propria natura vivente, l’esperienza terapeutica si deve dare il compito di porre a tema primario il risveglio del sentire dell’arto inferiore nelle sue intrinseche qualità tonali, oltre che nelle sue relazioni primarie con la terra e con gli altri luoghi del corpo. Questo risveglio farà innanzitutto i conti con i sintomi, le distonie e le disestesie radicate, le tensioni sorde e i cedimenti acuti di luoghi corporei incapaci di sostenere sensibilmente il ruolo di sostegno loro affidato. L’esperienza della terapia manuale e delle forme gestuali è un percorso di cambiamento che si attiva a partire dalle qualità somestesiche ed espressive del corpo, e dalla relazione sensibile e solidale con il proprio ambiente di vita.
I corsi:
Il risveglio dell’arto inferiore (2 giornate)
La coordinazione integrale dell’arto inferiore (2 giornate)